Come scegliere le dimensioni del monitor

Scegliere il monitor del pc giusto non è facile. In base alla dimensione ci ritroviamo di fronte a un’esperienza nell’utilizzo molto differente. Bisogna anche considerare che siamo vincolati allo spazio a disposizione, a partire dalla larghezza della scrivania.

Per questo, oltre alla tecnologia da scegliere, è fondamentale valutare nel dettaglio anche le dimensioni.

Come capire qual è il più adatto alle nostre esigenze di lavoro?

Per poter acquistare il monitor giusto è utile considerare le nostre esigenze dal punto di vista lavorativo. Nel corso del tempo lo standard è cambiato molto. Fino a qualche anno fa i monitor erano di forma quasi quadrata, con una diagonale da 17”. Oggi si preferisce puntare su monitor in 16:9, con una risoluzione FHD e una diagonale di 23”.

Chi invece ha bisogno di schermi più grandi, come ad esempio chi lavora in ambito finanziario, o chi opera nel settore della grafica, sono disponibili monitor ancora più grandi. Si tratta di schermi con diagonali che arrivano fino a 40”.

Dimensioni monitor da scrivania: quanto grande?

Andiamo ora ad analizzare le caratteristiche più importanti dei monitor, e quali sono le loro destinazioni d’uso più comuni. Un monitor più grande richiede maggiore spazio, ma può al tempo stesso permettere di svolgere con efficacia lavori differenti. In più va considerata anche la distanza tra noi e il monitor: più lo schermo è grande, maggiore dovrà essere la distanza.

Monitor per pc da 19 pollici

Iniziamo con i monitor che oggi sono considerati “piccoli”. Parliamo degli schermi da 19 pollici, una dimensione sotto la quale non è consigliabile scendere. Trattandosi di computer fissi, avremo facilmente a disposizione uno spazio per alloggiare questo genere di schermo.

Monitor per pc da 24 pollici

Per chi lavora in ambito grafico, 24 pollici possono essere un buon compromesso, permettendo di lavorare facilmente su più schermate. In più questa dimensione è l’ideale per poter utilizzare la tecnologia FHD, che offre la possibilità di sfruttare pienamente una risoluzione così alta.

Monitor per pc da 32 pollici

I monitor da 32 pollici sono molto utilizzati nel settore commerciale. Si tratta di schermi che spesso restano attivi per intere giornate, e il cui scopo è quello di fornire informazioni. Possono essere trovati in molti posti, come ad esempio nei fast food o anche nelle stazioni ferroviarie.

Monitor per pc da 40 pollici

I monitor da 40 pollici sono utili se si ha bisogno di schermi grandi per particolari applicazioni, come ad esempio tenere sotto controllo un flusso di dati. In alternativa il suggerimento è quello di usarli come televisori, per guardare ad esempio dei contenuti in streaming.

Monitor Ultra wide

Negli ultimi anni hanno riscosso un buon successo i monitor ultra wide. Si tratta di monitor molto larghi che solitamente hanno un formato 21:9 (ci sono anche più grandi). Potrebbe sembrare troppo per chi è abituato da molto tempo ad usare imonitor con formato 16:9 ma il paragone è da fare sopratutto con chi ha adottato soluzioni multi schermo che ricordiamolo, hanno lo svantaggio di avere le cornici chevanno a staccare le immagini.

Insomma, i dubbi per l’acquisto di questa tipologia di monitor non sono pochi e in tanti si sono riversati sui forum online a chiedere pareri. Ci sono ovviamente anche articoli sul web che mettono a confronto le caratteristiche dei vari formati, spiegandone i rispettivi vantaggi, come questo approfondimento sul sito outofbit.it che svela se valga o meno la pena acquistare un monitor ultra wide. Noi possiamo dirvi che sicuramente questi monitor vi faranno recuperare spazio rispetto alla soluzione multischermo, risolvendo così anche il problema delle immagini staccate fra i diversi monitor.

Connessioni e ingressi dei monitor

I monitor possono avere numerose porte di accesso, tanto che per chi non è del mestiere non è difficile fare confusione (qui una guida con foto). La più classica, anche se ormai poco utilizzata, è la porta VGA. Negli ultimi anni invece lo standard è diventata la presa HDMI, che permette di ottenere una risoluzione più alta. Di nuova introduzione è l’ingresso DisplayPort, utile soprattutto nel settore informatico per via della maggiore qualità.

Termini utili

La dimensione non è l’unico valore da tenere in considerazione. Un buon monitor deve avere un tempo di risposta basso. Si tratta del tempo che passa tra l’accensione e lo spegnimento di ogni singolo pixel. Se il tempo di risposta è troppo alto il risultato può essere di scarso livello.

Non va sottovalutata neanche la frequenza di aggiornamento, che indica quante volte in un minuto l’immagine subisce un refresh. Maggiore è la frequenza, migliore sarà la qualità dell’immagine che riusciremo a ottenere. Infine va valutata la luminosità. Uno schermo per essere ben visibile deve avere una sua luminosità interna. Anche il contrasto ci aiuta a rendere le immagini e i testi più facili da vedere.

Miglior monitor e smart working: qual è il migliore

Un buon monitor per lo smart working deve essere versatile e completo. Il nostro suggerimento è di acquistarne uno che sia regolabile in altezza, così da poterlo sistemare in base alle nostre esigenze e alla nostra postazione. Inoltre è importante che abbia al suo interno una webcam nitida e dotata di microfono. In questo modo non dovremo acquistare nessun accessorio esterno per le nostre riunioni da remoto, che sono ormai parte dell’esperienza lavorativa di molte persone.