Industria 4.0: cos’è, a cosa serve e come affrontarla

Anche in Italia è arrivata la quarta rivoluzione industriale e si parla quindi di industria 4.0, che porta con sè cambiamenti davvero significativi. Anche se non è ancora possibile inserirla in uno specifico arco di tempo, siamo sicuri che la stiamo già vivendo.

Basti vedere infatti come le fabbriche sono sempre più digitali e interconnesse tra di loro, cosa che si è rivelata di grande aiuto durante la pandemia da Covid19. L’industria 4.0 ha portato nel 2016 l’Italia a mettere in piedi un vero e proprio piano governativo, che nel tempo ha subito delle variazioni con l’intento di perfezionarlo.

L’ultima revisione c’è stata a febbraio 2021, quando il presidente del consiglio Mario Draghi ha fatto conoscere la necessità di rendere il piano nazionale della Transazione 4.0 più facile da usare, in modo che possa accompagnare le imprese durante tutto il processo di innovazione tecnologica ma anche di sostenibilità ambientale.

Cosa si intende per industria 4.0

Il termine industria 4.0 venne usato per la prima volta nel 2011 in Germania, in occasione della Fiera di Hannover. Nel 2012 invece è stato formato un gruppo di lavoro di cui fanno parte la Robert Bosch GmbH, multinazionale di ingegneria ed elettronica, il cui portavoce è Siegfried Dias e l’Acatech, Accademia tedesca delle Scienze e dell’Ingegneria, il cui portavoce è Henning Kagermann. Questo gruppo presentò al governo federale tedesco diverse raccomandazioni per poter implementare l’industria 4.0.

Nel 2013 in occasione della Fiera di Hannover venne diffuso il report con i risultati ottenuti nel gruppo di lavoro. Nacque così la quarta rivoluzione industriale, che ha portato ad automatizzare molti processi di produzione. Adesso le cose sono molto più interconnesse e le nuove tecnologie digitali hanno avuto un grande impatto nelle quattro direttrici dello sviluppo. Vediamo quali sono.

Uso dei dati

Il primo grande impatto si ha nell’uso dei dati. Abbiamo a che fare con una maggior potenza di calcolo e una differente connettività. Si inizia a parlare di big data, di open data, di machine-to-machine, Internet of Things e di cloud computing. In questo modo le informazioni vengono centralizzate e conservate in modo opportuno.

Analytics

Quando i dati vengono raccolti bisogna poi ricavarne un valore. Fino da oggi, di tutti i dati raccolti dalle imprese, solo l’1% viene effettivamente utilizzato. Con il machine learning delle macchine sarebbe invece possibile ottenere un vantaggio molto più grande.

Interazione

L’interazione tra uomo e macchina rappresenta la terza direttrice dello sviluppo. In questo contesto viene inclusa anche la realtà aumentata, così tutte le varie interfacce touch che rendono tutto più semplice.

Transizione da digitale a reale

La quarta direttrice dello sviluppo è il passaggio che dal digitale al reale. Sono incluse le comunicazioni, le interazioni tra macchine, la robotica e tutte le nuove tecnologie, come per esempio la manifattura additiva e la stampa 3 D.

Tutte quante le aziende dell’industria 4.0 allo stesso tempo però hanno bisogno di affidarsi ad un fornitore di attrezzature tecnologiche. Qualsiasi impianto di produzione industriale infatti avrà bisogno di componenti di ricambio (clicca qui per sapere quali) per poter continuare a funzionare.

Si tratta di un fattore molto importante perché le componenti tendono a usurarsi e danneggiarsi e ciò può compromettere la buona qualità del lavoro e la continuità del processo produttivo, che ha bisogno di poter contare su un servizio di assistenza tecnica puntuale e competente.

Quali sono le tre rivoluzioni industriali precedenti

Si parla di quarta rivoluzione industriale perché nel passato ce ne sono state altre tre. Vediamo quali sono e cosa hanno rappresentato in poche parole, anche se sicuramente si tratta di argomenti importanti da approfondire e da rispolverare.

La prima rivoluzione industriale è iniziata nel 1784, quando è nata la macchina a vapore. La produzione ricevette un’importante spinta in avanti grazie allo sfruttamento della potenza dell’acqua.

La seconda rivoluzione industriale parte nel 1874, quando grazie all’elettricità è stata resa possibile la produzione di massa. E’ nato il motore a scoppio e di conseguenza il petrolio ha assunto tutto un nuovo scopo, cioè quello di essere usato come fonte di energia.

Attraversiamo le due guerre mondiali e arriviamo all’anno della terza rivoluzione industriale. Stiamo parlando dell’anno 1970, quando nasce l’informatica. Inizia così l’era digitale che, un passo alla volta, incrementa i livelli di automazione e si avvale di nuovi sistemi elettronici e dell’IT, cioè l’Information Technology.

La quarta rivoluzione tecnologica è quella che stiamo vivendo. Non possiamo ancora di qual è la data reale, solo a posteriori può essere stabilita. Nasce però grazie a tutti i processi interconnessi tra di loro grazie a internet e le altre tecnologie digitali.